Valentino Vago
Dal 26 maggio al 25 giugno 2005
Le gallerie Montrasio Arte e Grossetti Arte Contemporanea ripercorrono la
carriera di un protagonista dell'astrazione europea, dagli anni Cinquanta fino a oggi
Dal 26 maggio al 25 giugno due storiche gallerie d'arte milanesi renderanno omaggio all'opera di Valentino Vago (Barlassina Mi. 1931), uno dei protagonsti dell'arte astratta europea.
La mostra è divisa in due sezioni. Nella galleria Montrasio Arte vengono presentate le opere storiche di Vago-15 olii su tela - che documentano la sua produzione dal 1955 ai 1965, a cominciare dai primi lavori astratti elaborati ai termine deila stagione accademica, fino agli orizzonti del decennio successivo. In particolare dal colorismo informale si arriva all'intenso Orizzonte nero del 1965, nel quale ormai la pittura diviene la congiunzione fra opposti, una sottile linea che cancella l'Intero sguardo. Da quei momento in poi Vago comincia a definire un ambiente poetico affascinato dal mistero spirituale, dall'armonia e dall'indagine sulla bellezza.Il colore nel corso di questi anni perde le affastellature iniziali,le masse di materia si distendono per reperire una uniformità intensa e ormai totalmente astratta.
La galleria Grossetti Arte Contemporanea, invece, espone il recente corpus di opere totalmente dedicate alla meditazione sul colore nero, un simbolico ritorno all'Orizzonte del 1965, tuttavia nella cifra contemporanea della pittura di Vago; si tratta di 15 olii su tela di grandi dimensioni in cui si annulla la profondità spaziale, e si cade invece nell'oscurità del buio, che comunque lascia intravedere alcuni piccoli segnali simbolici riprendendo le tematiche care ai maestro barlassinese.
Le due iniziative sono dunque legate dal nero, nel primo caso meta finale di un tragitto estetico ed
esperienziale, nel secondo punto dì partenza, varco per giungere ad una situazione nuova di esistenza.
Valentino Vago è nato a Barlassìna (Milano) nel 1931, vive e lavora a Milano. Appena terminati gli studi all' Accademia di Belle Arti di Brera, espone afia Vi Quadriennale d'Arte di Roma. Nel 1960 tiene la sua prima personale al Salone di Milano, presentato da Guido Ballo. Da quel momento il suo lavoro si andrà affermando come uno dei più significativi della pittura italiana in questi ultimi decenni, inconfondibile per la qualità della luce e la liricità del segno, è stato fino a oggi presentato in oltre novanta mostre personali e importanti collettive in Italia e all'estero. Si ricordano, tra le altre, le partecipazioni a rassegne realizzate dalla Biennale di San Paolo, al Kunstmuseum di Colonia, alla Hayward Galery di Londra, al Grand Palais di Parigi e, ancora, nei musei di Francoforte, Berlino, Hannover, Vienna. Negli ultimi quindici anni si è dedicato con
continuità, anche alla pittura murale, affrescando ambienti pubblici e privati sia in Italia che all'estero.
Milano, maggio 2005
Catalogo in Galleria